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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Capanna di Hagrid


   ‘Non l'ha preso, l'ha quasi inghiottito’ strillava Flitt ancora venti minuti dopo, ma tanto non aveva importanza. Harry non aveva violato nessuna regola e Lee Jordan stava ancora annunciando a squarciagola il risultato: il Grifondoro aveva vinto per centosettanta a sessanta. Ma tutto questo Harry non lo udì. Era nella Capanna di Hagrid insieme a Ron e a Hermione, e si stava facendo preparare una tazza di tè.
Il Quidditch (Cap. 11 Harry Potter 1)

   ‘Ehi, Hagrid, serve una mano?’ chiese Ron ficcando la testa tra i rami.
‘Nooo, ce la faccio da solo, Ron, grazie tante’.
‘Ti spiacerebbe tanto toglierti di mezzo?’ fece dietro di loro la voce strascicata e glaciale di Malfoy. ‘Che cosa c'è, stai cercando di guadagnare qualche spicciolo, Weasley? Forse speri di diventare anche tu guardiacaccia quando te ne andrai da Hogwarts... la Capanna di Hagrid deve sembrarti una reggia, in confronto a dove abita la tua famiglia’.
Lo specchio delle brame (Cap. 12 Harry Potter 1)

   La settimana seguente trascorse lenta. Giunse mercoledì sera: Hermione e Harry erano seduti insieme nella sala di ritrovo, molto tempo dopo che tutti gli altri se ne erano andati a letto. L'orologio a muro aveva appena suonato la mezzanotte, quando si aprì di colpo il buco dietro il ritratto. Ron comparve da chissà dove, togliendosi di dosso il mantello che rende invisibili. Era stato giù alla Capanna di Hagrid per aiutarlo a dar da mangiare a Norberto, che adesso divorava topi morti a carrettate.
Norberto, drago Dorsorugoso di Norvegia (Cap. 14 Harry Potter 1)

   La luna splendeva in cielo, ma ogni tanto una nube le passava davanti oscurandola, e sprofondava anche loro nel buio. Davanti a sé, Harry scorse le finestre illuminate della Capanna di Hagrid. Poi udirono un grido in lontananza.
La Foresta proibita (Cap. 15 Harry Potter 1)

    Erano a meno di sessanta metri dalla Capanna di Hagrid quando la porta si apri, ma a uscirne non fu il guardiacaccia, bensì Gilderoy Allock, che quel giorno indossava un abito color malva pallido.
Mezzosangue e mezze voci (Cap. 7 Harry Potter 2)


    Harry tornò nella Capanna di Hagrid per recuperare il Mantello dell’Invisibilità. Thor, nella cuccia, tremava tutto. Quando Harry uscì trovò Ron che vomitava nel campo delle zucche.
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

   Ron e Hermione non si parlavano. Harry marciò accanto a loro in silenzio mentre attraversavano i prati scendendo verso la Capanna di Hagrid, al
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   L'erba era ancora umida e sembrava quasi nera alla luce del tramonto. Arrivati alla Capanna di Hagrid bussarono, e una voce borbottò: «Entrate».
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   Si avviarono lentamente giù per il prato, scavando uno stretto passaggio nella neve scintillante e polverosa, le calze e gli orli dei mantelli inzuppati. La foresta proibita sembrava avvolta da un incantesimo, con tutti gli alberi drappeggiati d'argento, e la Capanna di Hagrid pareva un dolce con la glassa.
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

   La prima cosa che videro entrando nella Capanna di Hagrid fu Fierobecco, allungato sulla coperta patchwork di Hagrid, le enormi ali ripiegate strette accanto al corpo, che si gustava un grosso piatto di furetti morti. Distogliendo lo sguardo da quella visione sgradevole, Harry vide un enorme vestito peloso marrone e un'orrenda cravatta gialla e arancione penzolare nell'armadio di Hagrid.
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   Prima che Caramell potesse rispondere, due maghi uscirono dal castello e lo raggiunsero. Uno era così vecchio che sembrava avvizzire davanti a loro; l'altro era alto e robusto, con sottili baffi neri. Harry dedusse che fossero rappresentanti del Comitato per la Soppressione delle Creature Pericolose, perché il primo mago strizzò gli occhi verso la Capanna di Hagrid e disse con voce acuta:
La profezia della professoressa Cooman (Cap. 16 Harry Potter 3)

   Raggiunsero la Capanna di Hagrid e bussarono. Il guardiacaccia ci mise un po' a rispondere, e quando lo fece, si guardò intorno in cerca del visitatore, pallido e tremante.
La profezia della professoressa Cooman (Cap. 16 Harry Potter 3)

   «Non sai quante volte ho visto James sparire lì sotto...» disse Lupin agitando di nuovo la mano, impaziente. «Il fatto è che sulla Mappa del Malandrino ti si vede anche se indossi un Mantello dell'Invisibilità. Vi ho visto attraversare il parco ed entrare nella Capanna di Hagrid. Venti minuti dopo, vi siete congedati da Hagrid e siete tornati al castello. Ma con voi
Gatto, topo e cane (Cap. 17 Harry Potter 3)

   Si addentrarono in silenzio fra gli alberi, tenendosi ai bordi della foresta. Poi. di fronte alla Capanna di Hagrid, sentirono qualcuno bussare alla porta. Si ripararono in fretta dietro una grossa quercia e si sporsero appena per spiare.
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   E in effetti, qualche istante dopo, la porta sul retro della Capanna di Hagrid si apri, e Harry vide se stesso, Ron e Hermione uscire con Hagrid. Fu senza dubbio la sensazione più strana della sua vita, stare lì dietro l'albero e vedersi nell'orto delle zucche.
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)


   Per una frazione di secondo rimase lì, indeciso, davanti alla porta della Capanna di Hagrid. Non devi farti vedere. Ma lui non voleva essere visto. Voleva capire... doveva sapere...
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

    Mentre si avvicinavano alla Capanna di Hagrid al limitare della Foresta Proibita, fu svelato il mistero della sistemazione notturna di Beauxbatons: gli studenti stavano risalendo a bordo della gigantesca carrozza blu polvere, ora parcheggiata a un centinaio di metri dalla porta di casa di Hagrid. I pachidermici cavalli volanti pascolavano in un recinto improvvisato lì accanto.
Il Calice di Fuoco (Cap. 16 Harry Potter 4)

    La Capanna di Hagrid era in realtà una sola stanza: un letto gigantesco con una coperta patchwork era sistemato in un angolo. Un tavolo di legno e alcune sedie ugualmente smisurate si trovavano davanti al fuoco, sotto un’abbondanza di prosciutti salati e uccelli morti penzolanti dal soffitto. I ragazzi sedettero al tavolo mentre Hagrid preparava il tè. e ben presto furono immersi nell’ennesima discussione sul Torneo Tremaghi. Hagrid sembrava eccitato quanto loro.
Il Calice di Fuoco (Cap. 16 Harry Potter 4)

    Com’era prevedibile, Malfoy arrivò alla Capanna di Hagrid con il consueto ghigno beffardo al suo posto.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Era vero che scendere fino alla Capanna di Hagrid a mezzanotte voleva dire lasciare un margine molto stretto all’appuntamento con Sirius; Hermione suggerì di spedire Edvige da Hagrid per dirgli che non poteva — sempre che accettasse di portare il biglietto, naturalmente — ma Harry ridletté che era meglio andare e sbrigarsi, qualunque cosa volesse Hagrid. Era molto curioso di scoprirlo; Hagrid non gli aveva mai chiesto di andarlo a trovare così a notte fonda.
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    Il parco era molto buio. Harry percorse il prato in discesa puntando alle luci che brillavano nella Capanna di Hagrid. Anche l’interno dell’enorme carrozza di Beauxbatons era illuminato; Harry riconobbe la voce di Madame Maxime.
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    Ma gli Schiopodi, si dedusse, non andavano in letargo, e non apprezzarono il fatto di venire costretti prima a entrare, poi a essere rinchiusi in casse imbottite di cuscini. Ben presto Hagrid si trovò a strillare: «Niente paura, insomma, niente paura!» mentre gli Schiopodi zampettavano furiosi nell’orto delle zucche, costellato dai resti bruciacchiati delle casse. Gran parte dei ragazzi — Malfoy, Tiger e Goyle per primi — si erano rifugiati nella Capanna di Hagrid passando per la porta sul retro e vi si erano barricati; Harry, Ron e Hermione, invece, furono tra quelli che rimasero all’aperto a cercare di aiutare Hagrid. Insieme riuscirono a bloccare e legare nove Schiopodi, anche se a costo di numerosi tagli e scottature; alla fine ne rimase solo uno.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    «Sicuro, non sia mai!» urlò Ron arrabbiato mentre lui e Harry arretravano contro il muro della Capanna di Hagrid, continuando a tenere a distanza lo Schiopodo con le scintille.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    La neve cadeva fitta sul castello e sul parco. La carrozza azzurro chiaro di Beauxbatons sembrava una grossa, fredda zucca glassata dal gelo vicino alla casetta di zenzero ghiacciata che era la Capanna di Hagrid, mentre i boccaporti della nave di Durmstrang erano ricoperti di ghiaccio e il sartiame candido di neve. Gli elfi domestici giù nelle cucine stavano superando se stessi con una serie di ricchi stufati speciali e ottimi pasticci, e solo Fleur Delacour riusciva a trovare qualcosa di cui lamentarsi.
Il Ballo del Ceppo (Cap. 23 Harry Potter 4)

    La neve era ancora alta nel parco, e nella classe di Erbologia le finestre della serra erano coperte di una condensa così fitta che non si riusciva a vedere fuori. Nessuno aveva una gran voglia di andare a Cura delle Creature Magiche visto il tempo, anche se, come osservò Ron, gli Schiopodi probabilmente li avrebbero aiutati a scaldarsi, o rincorrendoli o sparando scintille con tanta forza da appiccare il fuoco alla Capanna di Hagrid.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)


    «Da questa parte, prego» disse quest’ultima, avanzando lungo il recinto degli enormi cavalli di Beauxbatons, che tremavano di freddo. Harry, Ron e Hermione la seguirono, guardando verso la Capanna di Hagrid. Tutte le tende erano tirate. Hagrid era là dentro, solo e malato?
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Così quella sera dopo cena il terzetto uscì di nuovo dal castello e discese i prati ghiacciati verso la Capanna di Hagrid. Bussarono. A rispondere furono i latrati cavernosi di Thor.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Cominciò a correre e li precedette su per la strada, attraverso i cancelli fiancheggiati da cinghiali alati, e poi su per i prati fino alla Capanna di Hagrid.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    «Perché andiamo da questa parte?» chiese Harry mentre superavano la Capanna di Hagrid e la carrozza illuminata di Beauxbatons.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    Levò la bacchetta e la puntò verso la Capanna di Hagrid. Harry vide qualcosa di argenteo sfrecciare fuori dalla punta e dirigersi attraverso gli alberi come un uccello spettrale. Poi Silente si curvò di nuovo su Krum, gli puntò contro la bacchetta e sussurrò: «Innerva».
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    «Severus, per favore, portami la Pozione della Verità più potente che possiedi, e poi scendi in cucina e porta qui l’elfa domestica di nome Winky. Minerva, gentilmente vai alla Capanna di Hagrid, dove troverai un grosso cane nero nell’orto delle zucche. Porta il cane nel mio ufficio, digli che lo raggiungerò tra poco, poi torna qui».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    «Silente mi disse di andare a cercare mio padre. Tornai accanto al suo corpo. Guardai la mappa. Quando tutti se ne furono andati, Trasfigurai il corpo di mio padre. Divenne un osso… lo seppellii, indossando il Mantello dell’Invisibilità, nella terra appena smossa davanti alla Capanna di Hagrid».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    Sbatacchiando e ondeggiando, le carrozze avanzarono in fila lungo la strada. Quando passarono dal cancello che portava nel territorio della scuola, fra gli alti pilastri di pietra sovrastati da cinghiali alati, Harry si sporse in avanti per cercare di vedere se c’erano luci accese nella Capanna di Hagrid vicino alla foresta proibita, ma i prati erano immersi in una completa oscurità. Il Castello di Hogwarts, tuttavia, incombeva sempre più vicino: una massa imponente di torrette, nero giaietto contro il cielo scuro, e qua e là una finestra diffondeva una luce vibrante sopra di loro.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    Le carrozze si fermarono sferragliando accanto ai gradini di pietra che salivano al portone di quercia. Harry scese per primo e si voltò di nuovo in cerca di finestre illuminate giù vicino alla foresta, ma non c’era alcun segno di vita nella Capanna di Hagrid. Riluttante, perché aveva quasi sperato che sarebbero scomparse, rivolse invece lo sguardo alle strane creature scheletriche immobili e tranquille nella gelida aria notturna, i vacui occhi bianchi che brillavano.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    La pioggia picchiava sulle finestre dei corridoi deserti che portavano alla Torre di Grifondoro. Harry aveva la sensazione che il primo giorno fosse durato una settimana, ma aveva ancora una montagna di compiti da fare prima di andare a dormire. Un dolore sordo e pulsante stava aumentando sopra il suo occhio destro. Guardò fuori da una finestra lavata dalla pioggia, verso il parco buio, mentre svoltavano nel corridoio della Signora Grassa. Nella Capanna di Hagrid ancora nessuna luce.
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)


    La giornata era diventata fresca e ventosa e, attraversando il prato che scendeva fino alla Capanna di Hagrid al limitare della foresta proibita, sentirono qualche rara goccia di pioggia sul viso. La professoressa Caporal aspettava la classe a una trentina di metri dalla capanna; davanti a lei c’era un lungo tavolo su cavalletti carico di bastoncini. Harry e Ron si stavano avvicinando, quando un alto scoppio di risate risuonò alle loro spalle: si voltarono e videro Draco Malfoy che avanzava, circondato dalla solita banda di compari di Serpeverde. Doveva appena aver detto qualcosa di molto divertente, perché Tiger, Goyle, Pansy Parkinson e gli altri continuarono a sghignazzare di cuore mentre si radunavano attorno al tavolo; e a giudicare da come lo guardavano, Harry indovinò l’argomento della battuta senza troppe difficoltà.
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    «Buon volo, allora» disse, e la portò sino a una finestra; con una breve pressione sul suo braccio, Edvige decollò nel cielo accecante. Lui la guardò finché non divenne un puntino nero e sparì, poi spostò lo sguardo sulla Capanna di Hagrid, che dalla finestra si vedeva chiaramente ed era altrettanto chiaramente disabitata, il camino senza fumo, le tende tirate.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    Guardò fuori dalla finestra il paesaggio grigio e tempestoso. Non c’era traccia di lei attorno alla Capanna di Hagrid; se non stava facendo lezione, probabilmente era in sala professori. Si avviò giù per le scale, con Edvige che fischiava debolmente ondeggiando sulla sua spalla.
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

   Domenica mattina Hermione arrancò verso la Capanna di Hagrid sfidando mezzo metro di neve. Harry e Ron volevano andare con lei, ma la loro montagna di compiti aveva di nuovo raggiunto un’altezza allarmante, perciò rimasero di malavoglia nella sala comune, cercando di ignorare gli strilli di gioia che venivano da fuori, dove gli studenti si divertivano a pattinare sul lago ghiacciato, ad andare in slitta e, cosa peggiore di tutte, a stregare le palle di neve perché sfrecciassero su fino alla Torre di Grifondoro e colpissero forte le finestre.
L'occhio del serpente (Cap. 21 Harry Potter 5)

    Alzò lo sguardo, col cuore in gola. Le ombre che aveva visto camminare si stagliavano contro le finestre illuminate della Capanna di Hagrid. La porta si aprì e cinque figure — i contorni nitidi contro la luce — varcarono la soglia. La porta si richiuse, e tornò il silenzio.
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    Harry si sentiva a disagio. Si voltò verso Ron e Hermione per controllare se si fossero accorti di qualcosa, ma poi vide la professoressa Marchbanks venire verso di lui e, non volendo farle credere che stesse cercando di copiare, tornò a chinarsi sulla propria mappa e finse di scrivere qualcosa, mentre in realtà spiava al di sopra del parapetto, verso la Capanna di Hagrid. C’erano sagome che passavano davanti alle finestre, bloccando a tratti la luce.
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    La maggior parte degli studenti si rimise al lavoro, ma Harry guardò alla sua sinistra e vide che Hermione fissava ipnotizzata la Capanna di Hagrid.
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    «È nascosta nella Capanna di Hagrid?» sussurrò impaziente la Umbridge all’orecchio di Harry.
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5)

    Mentre attraversava il prato, diretto alla Capanna di Hagrid, il sole rovente lo colpì come una fiammata. Molti studenti distesi sull’erba a prendere il sole, chiacchierare, leggere Il Profeta della Domenica e mangiare dolci alzarono lo sguardo al suo passaggio: alcuni lo chiamarono o lo salutarono, ansiosi di mostrare che anche loro, come Il Profeta, avevano deciso di considerarlo un eroe. Harry non rivolse la parola a nessuno. Non aveva idea di quanto sapessero degli avvenimenti di tre giomi prima, ma era riuscito a evitare le domande e preferiva che continuasse così.
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    Fierobecco, l’enorme Ippogrifo grigio, era legato davanti alla Capanna di Hagrid. Fece schioccare il becco affilato come un rasoio quando si avvicinarono e voltò il testone verso di loro.
Una mano da Hermione (Cap. 11 Harry Potter 6)

    «Commovente, commovente» mormorò Lumacorno distratto, gli occhi fissi sulle luci lontane della Capanna di Hagrid. «Ma il veleno di Acromantula è molto prezioso… Se la bestia è appena morta forse non si è ancora essiccato… È ovvio, non farei nulla che possa turbare Hagrid… ma se ci fosse un modo per procurarsene un po’… Insomma, è praticamente impossibile prendere il veleno a un’Acromantula quando è viva…»
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    Discesero il viale nel crepuscolo che si addensava. L’aria era carica dell’aroma di erba calda, acqua di lago e fumo di legna proveniente dalla Capanna di Hagrid. Era difficile credere che fossero diretti verso qualcosa di pericoloso o terrificante.
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

   Di primo acchito pensò che fosse la Foresta Proibita e per un attimo, pur cosciente di quanto sarebbe stato folle e rischioso apparire nel territorio di Hogwarts, ebbe un tuffo al cuore pensando di sgattaiolare tra gli alberi fino alla Capanna di Hagrid. Ma nei pochi istanti che occorsero a Ron per emettere un basso grugnito e a lui per strisciare verso l'amico, si rese conto che quella non era la Foresta Proibita: gli alberi erano più giovani, più radi, il terreno più sgombro.
Il ladro (Cap. 14 Harry Potter 7)

   La Capanna di Hagrid apparve in lontananza nel buio. Niente luci, niente
Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7)